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The Beatles

Il 22 ed il 23 Ottobre 2010, Forlì a 40 anni dallo scioglimento del gruppo più rappresentativo di un epoca ricorda i Beatles.

I Beatles sono stati un gruppo musicale britannico, originario di Liverpool e attivo dal 1960 al 1970. Hanno segnato un'epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella pop art.

Considerati tra i maggiori fenomeni della musica contemporanea, a distanza di vari decenni dal loro scioglimento ufficiale - e dopo la morte di due dei quattro componenti - i Beatles contano ancora un enorme seguito. Secondo stime del Guinness dei primati, è il gruppo musicale di maggior successo di sempre con oltre 1 miliardo di dischi venduti.

Secondo la RIAA nessun altro artista ha venduto più album negli Stati Uniti (176 milioni) e la rivista Billboard li pone al primo posto nella classifica basata sulla permanenza dei singoli nella Single Chart americana nel periodo dal 1958 al 2008. 

Per la rivista Rolling Stone, i Beatles rappresentano il gruppo musicale più importante ed influente del XX secolo.

La rivista Time li ha inseriti tra le 100 personalità più importanti e influenti del medesimo secolo, definendoli "la più sorprendente rock-'n'-roll band al mondo". Numerosi sono i loro fan club, esistenti in ogni parte del mondo. 

Inoltre, l'aura - per molti versi non sempre codificabile secondo i canoni comuni - che circonda lo sviluppo del loro successo a livello mediatico e che ha favorito la nascita della cosiddetta Beatlemania, e lo straordinario esito artistico raggiunto come musicisti rock, sono tuttora oggetto di studio di Università, psicologi, ed addetti del settore.

Tutto questo ha spinto gli organizzatori a pensare ad una due giorni dedicati completamente a loro e che vedano nel cuore di Forlì uno spaccato della liverpool di quegli anni. 

Dal Tè alla birra, dagli aperitivi alle cene, Auto, Moto, vinili. Una Mostra e due dibattiti organizzati dal Beatles Fan Club, un parallelismo storico tra liverpool e Forlì, un incontro sul significato dei pezzi storici, e l'esperienza dei fab Four in Italia. Il cioccolato alla menta ed i fisch&chips, i Vinili, le proiezioni dei Film storici dei 4 ragazzi di liverpool. Esibizioni sulla strada, tra minigonne e scooter. Sino ad arrivare alla serata del grande concerto dove 25 elementi ci faranno scoprire la seconda meta dei Beatles.
Solo per respirare un aria ormai finita, e per capire se dentro questo spaccato ci si può trovare ancora una volta la voglia di cambiare.

IL Concerto

4 Liverpool è un concerto organizzato esclusivamente per l'occasione,punta di diamante dell'evento vede riproporre i brani dei Beatles del secondo Periodo arrangiati per orchestra,formata da 24 elementi. Una serata estremamente emozionante e piena di carisma nell'atmosfera unica del teatro.
Si esibiranno:
Batteria David Sabiu * Basso  Luca Tozzi * Chitarre Michele Barbagli, Davide Romboli * Tastiere    Enrico Giannini * Sitar Marco Nervegna * Tabla Ciro Montanari * Tromba Giuseppe Zanca * Sax-Flauto Stefano Fariselli * Corno Giovanni Cacciaguerra * Trombone  Francesco Bucci * Trombino Barocco Massimiliano Lombini * Voci Fabrizio Verni, Nicoletta Grazzani, Danilo Lavarelli, Emiliano Tozzi * Violini Igor Buscherini, Andrea Costa, Wilmer Massa, Maria Vittoria Verna,  Agnieszka Walocha * Viole Michele Rivi, Cristian Montalti * Violoncello Matteo Mazzoni

I Libri

Senza tempo noi'
E la rivoluzione sbarcò a Forlì

Antonio Rosetti racconta di un'epoca d'oro, quella della musica in città dal 1964 al 1979, periodo di grande fermento creativo. Interviste, schede, discografie e una preziosa raccolta di foto.

C'era un mondo da cambiare. E per la rivoluzione bastava poco: un paio di amplificatori, chitarra, basso, batteria e uno scantinato. Erano loro, il beat e il rock, le baionette spuntate dell’esercito disordinato che negli anni Sessanta e Settanta imperversò su Forlì. Anni di grandi sogni, speranze. Gli anni della musica, passe-partout per un futuro diverso. Il tempo e uno sciocco senso dell’indifferenza hanno seppellito tutto a lungo, fino a ieri, fino ad oggi, fino a questo libro che rende giustizia ad un’epoca d’oro che non sapevamo di aver vissuto. Quella del ‘rock a Forlì dal 1964 al 1979’, sottotitolo del volume di Antonio Rosetti, che ha un nome meraviglioso: ‘Senza Tempo noi’. Noi protagonisti allora, in quell’epoca, senza sapere di esserlo. Noi protagonisti adesso, ora che c’è un libro che lo dice a tutti.

E che libro: 266 pagine di foto, interviste, schede, discografie esaltate da uno spettacolare lavoro grafico di Giuseppe Tolo di Casa Walden. Un’era a lungo sommersa e pian piano portata alla luce da Rosetti, 48 anni, maestro elementare a Meldola, dominato da una viscerale passione per la musica: cinque anni di lavoro, un po’ da topo di biblioteca un po’ sul campo, perennemente in viaggio, fisico e mentale, per ritrovare i primattori di allora. C’è da commuoversi a vedere quei ragazzi dai capelli cotonati per assomigliare a Hendrix, con i pantaloni a zampa d’elefante e una pelliccia addosso. Il senso di tenerezza è struggente, anche perché la Forlì di ‘Senza tempo noi’ non esiste più, spaccato di vita volato via, ma da riscoprire, con decine e decine di sorprese. Tutto è cambiato. 

I luoghi: allora si suonava al teatro Apollo, alla sala Don Bosco, al Ciaika, alla Bussola di Fratta Terme, all’Esperia, alla Mela (in via Torelli), al circolo socialista Treves (in corso Mazzini, dove ora ci sono le ‘Due sorelle’) al teatro Odeon di Forlimpopoli, poi ci si ritrovava al bar Giardino o al club Macrobiotico di corso Garibaldi. Concerti al pomeriggio e alla sera, con un’attrezzatura spesso così così ma con una passione totale che compensava la preparazione da autodidatti. E poi, e chi lo ricorda, allora a Forlì c’erano realtà come il festival delle speranze e soprattutto il festival della canzone studentesca, dal 1962 al 1969. Si teneva alla mattina, lo organizzava il periodico studentesco ‘Il termometro’ legato all’organizzazione cattolica Gioventù studentesca, embrione della futura Comunione e liberazione e nel 1968 il premio come miglior cantante andò ad una ragazzina delle Magistrali: Carla Bissi. Tredici anni dopo avrebbe vinto il festival di Sanremo con ’Per Elisa’. 

Il fermento creativo era incessante. I complessi nascevano, morivano il giorno dopo, si fondevano, si riunivano. Era una Forlì viva, con mille storie da raccontare, assolutamente incredibili. Come i Cliffters, che il 26 maggio del 1968 aprirono i concerti di Bologna di Jimi Hendrix. E Lucio Battisti, uno che odiava cantare dal vivo, ma che il 20 agosto 1970 lo fece alla Bussola di Fratta Terme. E Guidone e i suoi amici, gruppo di spalla dei concerti italiani dei Beatles del 1965. E lo sapevate che il tastierista dei Giganti era il forlivese Checco Marsella? E che la canzone ‘Perché mi hai fatto innamorare’ di Armando Savini vendette un milione di copie? E Alberto Solfrini ad un passo dall’ingresso nei Pooh al posto di Riccardo Fogli? E che il Villa Romiti il 27 marzo 1969 ospitò uno show di Adriano Celentano con i Ragazzi della via Gluck? Mille storie, anche tragiche, come la morte di Nino Briccolani dell’Arancia meccanica, a Monghidoro, fulminato da una scarica elettrica mentre montava i fari. O come la sera in cui Sbranco fu costretto, al cinema, a dimostrare ad un poliziotto cocciuto che il fagotto era uno strumento musicale non un ordigno. 

Mille storie, Rosetti le racconta tutte e soprattutto le raccontano i protagonisti: Armando Savini, Enzo Vallicelli, Pasquale Venditto, il compianto Alberto Solfrini, Beppe Leoncini, Moreno Lombardi, Beppe Pippi, Alieto e Uberto Saragoni, Silver Soprani, Renzo ‘Pitone’ Tortora, Sbranco e perdonate per i nomi che omettiamo. Poi l’impresario Willy David, Renato Lombardi, il mago delle amplificazioni, Ornella Vallicelli, leggendaria regina della Bussola, e musicisti non forlivesi ma che hanno trascorso anni e anni da noi e diventati poi celebri, come Jimmy Villotti (chitarrista dei Baci, poi con Paolo Conte), Patrizio Fariselli (membro dei Telstars, poi fondatore degli Area) e Claudio Golinelli (anche lui con i Baci e gli Helza Poppin e ora bassista di Vasco Rossi). Tutti insieme cavalcarono i sogni di un’epoca innocente dagli orizzonti infiniti, con gruppi dai nomi a volte improbabili, Spitfires, Baci, Cuori, Lorenz, Reattori caldi, Amici dell’Hobby, Arancia meccanica (unici ancora in attività con i Gazosa), Forum Livii, Helza Poppin, Nabla, Purghe elettriche e tanti altri ancora. Erano altri tempi, lontanissimi e utopistici, ma che bello riviverli.


The Beatles Italian Tour
Coniglio Editore

Dopo aver sbancato negli Stati Uniti e conquistato tutto il mercato discografico di lingua inglese, Bria Epstein, il mitico manager dei Beatles, decise di organizzare una mini tournèe europea con lo scopo di allargare la platea degli ascolti ai mercati tradizionalmente più difficili come la Francia, l'Italia e la Spagna. L'Italia era considerata come il paese del bel canto, che al massimo tollerava un genere di musica leggera tradizionale di tipo melodico. Il 23 giungo del 1965, pertanto, i Beatles arrivarono in Italia per la loro prima e unica tournèe. Questo libro (in edizione bilingue italiano-inglese) documenta, per la prima volta, le tre tappe del tour italiano - Milano, Genova e Roma - con il supporto di fotografie in gran parte inedite. Per arrivare ad una dettagliata descrizione della cronaca, è stata effettuata una minuziosa ricerca d'archivio dei più diffusi quotidiani dell'epoca, nonchè una scrupolosa consultazione delle riviste musicali e di costume di quegli anni. In appendice, infine è stato inserito un apposito capitolo dedicato all'aspetto collezionistico.

I Dibattiti

Beatles: la foto di un sistema sociale
A cura dell' Official Beatles Fan club - Roma
Cosa accadeva in quegli anni, cosa si voleva cambiare, cosa è cambiato e cosa non lo è.
Interrogazioni su una società che inizia ad essere "consapevole" di se stesa.

Cosa dicevano i Beatles?
A cura del dipartimento SLIMIT Università degli di Bologna - polo scientifico di Forlì
Ascoltare i Beatles estrapolando il contenuto testuale ed il significato dei loro brani più interessanti inseriti in un preciso periodo storico.

Organizzazione

Fondo per la Cultura - Università degli di Bologna Polo Scientifico di Forlì  - Associazione Le Due Torri - Associazione Il Nuovo - Forlì nel Cuore

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